Candido by voltaire

Candido by voltaire

autore:voltaire [voltaire]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: cover, italiano, archivio italiano
ISBN: 9788898801725
Google: yUhdAwAAQBAJ
editore: Bibliotheka Edizioni
pubblicato: 2014-04-07T14:21:32+00:00


Visita al signor Pococurante, nobile veneziano.

Tosto che ei fu a Venezia fece cercar Cacambo in tutte le osterie, in tutti i caffè, e non si trovò; ei mandava tutti i giorni a fare scoperta di tutti i vascelli, di tutte le barche; non si sentiva nulla di Cacambo. - Come, diceva egli a Martino, io ho avuto il tempo di passare da Surinam a Bordeaux, d'andare da Bordeaux a Parigi, da Parigi a Dieppe, da Dieppe a Portsmouth, di costeggiare il Portogallo e la Spagna, di traversare tutto il Mediterraneo, di passare qualche mese a Venezia e la bella Cunegonda non è arrivata! Io non ho riscontrato che una tristanzuola in vece sua, e un abate di Perigord! Cunegonda è morta senza dubbio e non resta anche a me che morire. Ah! era meglio rimanere nel paradiso d'Eldorado che tornare in questa maledetta Europa. Voi avete ragione, mio caro Martino, tutto non è che illusione e calamità.

Ei cadde in una nera malinconia e non prestò attenzione alcuna all'opera alla moda, ne ad alcun altro divertimento del carnevale, e niuna dama diè a lui la minima tentazione. Martino gli diceva: - Voi siete pur buono, a figurarvi che un servo bastardo che ha cinque o sei milioni in tasca vada a cercare la vostra amante in capo al mondo e ve la conduca a Venezia! ei la prenderà per sè, se la trova, e se non la trova ne prenderà un'altra; io vi consiglio a scordarvi del vostro servo Cacambo e della vostra amante Cunegonda

Martino non era troppo consolante; la malinconia di Candido s'aumenta, e Martino non cessa di provargli che vi era poca virtù e poca felicità sulla terra, eccettuato forse nell'Eldorado, dove nessuno poteva entrare.

- Si parla, dice Candido, d'un certo senatore Pococurante che abita in quel bel palazzo sulla Brenta, che è tanto compito co' forastieri. Si pretende che questo sia un uomo che non abbia mai provata tristezza. - Io vorrei vedere una specie sì rara, dice Martino

Candido manda immediatamente a chiedere al signor Pococurante la permissione di visitarlo il giorno appresso. Candido e Martino andarono in gondola sulla Brenta, ed arrivarono al palazzo del nobil Pococurante. I giardini erano di buon gusto, ed ornati di belle statue di marmo, e il palazzo di bellissima architettura. Il proprietario del luogo, uomo di sessant'anni, molto ricco, ricevè con molta compitezza i due visitatori, ma con altrettanta freddezza, il che sconcertò Candido, e non dispiacque punto a Martino.

Tosto due belle ragazze, portarono la cioccolata, che avean fatta bene spumare. Candido non potè fare a meno di lodare la loro bellezza, la loro grazia, la loro attività. - Queste sono buonissime creature, disse il senatore Pococurante; non mi dispiacciono perchè sono stufo delle:. dame della città, per le loro civetterie, per le loro contese, per i loro capricci, per il loro orgoglio, per le loro bassezze, per lo loro pazzie, e per i sonetti che bisogna fare, o far fare per loro. Ma anche queste due ragazze cominciano ad annojarmi.

Candido



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